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Una serie di idee, progetti, “piani straordinari” per la nostra Isola, per la Sardegna.
La Sardegna soffre, negli ultimi anni si sono perse tante cose, ma più di tutto il senso di comunità, la speranza e l’orgoglio di vivere in una terra millenaria e bellissima. Serve ripartire e serve farlo ora, senza se e senza ma.
Un’idea di sanità regionale radicata nel territorio, che eviti i disagi dei viaggi della speranza, che dialoghi con le autorità locali e costruisca un sistema sanitario universalistico e partecipativo.
Prevenzione, riorganizzazione della rete ospedaliera, incremento dell‘assistenza territoriale, gestione dei pazienti cronici, innovazione tecnologica e incremento del numero di medici di base presenti sul territorio sono alcuni dei punti salienti di un Programma Elettorale che possa davvero fare la differenza sul territorio e sulla Nostra Isola.
Nel mondo globalizzato e tecnologico di oggi, l'istruzione richiede un rinnovamento per rimanere in linea con le esigenze contemporanee e sostenere le capacità naturali dei giovani di comprendere il mondo e il futuro.
I sistemi educativi tradizionali, sebbene non errati, sono concepiti per un'epoca passata e necessitano di essere aggiornati.
Sarà sicuramente centrale promuovere la costruzione e la ristrutturazione di scuole basate su un design innovativo, con spazi aperti e flessibili, laboratori per mestieri e tecnologia integrata in tutti gli aspetti dell'apprendimento.
Trasformare la rete ferroviaria in un modello di efficienza e sostenibilità è una priorità della nostra isola.
Un passaggio verso un sistema di trasporto moderno, in linea con gli standard europei, che apre inoltre nuovi orizzonti per la mobilità sostenibile in Sardegna.
Ma la nostra regione merita una migliore connessione anche con il resto del mondo. L’obiettivo è di rafforzare la continuità territoriale, garantendo un incremento dei collegamenti con l'isola durante tutto l'anno, al fine di sostenere sia la comunità locale che l'industria turistica: rendere i viaggi verso e dalla Sardegna più accessibili e convenienti per tutti.
L’isola paga ancora il prezzo delle scelte sbagliate di cinquant’anni sul tema energetico.
Ora occorre fare scelte importanti e difendersi da speculazioni industriali che potrebbero compromettere il futuro della nostra terra. Le politiche energetiche rappresentano una delle principali sfide dei prossimi anni, non si può permettere che lo Stato decida senza tenere conto delle esigenze e soprattutto della volontà dei sardi.
Serve riappropriarsi del tema energetico prima che sia troppo tardi e realizzare a inizio legislatura un piano energetico regionale che preveda la riduzione della dipendenza da fonti fossili con incentivazione di fonti energetiche rinnovabili e una forte spinta verso le comunità energetiche.
La Sardegna si avvale di un patrimonio unico, i nuraghi, che sono non solo custodi di storia ma motori di uno sviluppo economico: ecco perché è strategico per l’isola diffondere e tutelare le ricchezze archeologiche attraverso iniziative di conservazione, ricerca e promozione turistica sostenibile. L'impegno per la valorizzazione dei nuraghi è un investimento nel patrimonio culturale e nella vivacità economica della Sardegna, che guardando alle proprie radici si proietta in un futuro di crescita e innovazione.
E grazie al percorso già avviato che mira al riconoscimento Unesco, ecco un potenziale guadagno di un miliardo di euro l'anno per il PIL sardo.
In Sardegna, la sfida formativa e occupazionale è notevole, soprattutto nel contrastare la povertà educativa e nella riduzione del tasso dei NEET (le persone non attive in istruzione, lavoro o formazione), che nel 2020 ha toccato il 26,1%.
Il mercato del lavoro regionale, soprattutto nell'ambito delle competenze digitali e tecniche, è in crisi: la difficoltà per le imprese locali di trovare personale qualificato in ambito digitale è un ostacolo allo sviluppo economico sardo.
Per rispondere a queste sfide occorre un rinnovamento dell'offerta formativa.
Una raccolta di idee, pensieri e soluzioni che potrebbero “riposizionare” la Sardegna all’interno del mondo contemporaneo e ridarle la possibilità di crescere e “sognare”. Una Sardegna internazionale, che moltiplichi le opportunità e restituisca speranza a tutte e tutti valorizzando il Capitale Umano. Sogno una regione attraente, che cresca in modo etico, intelligente e sostenibile. Una regione che recuperi la capacità di programmare e pianificare, che recuperi la capacità di innovazione e forza produttiva. Sogno una regione in cui i cittadini non debbano avere paura di ammalarsi.
Per costruire la Sardegna del futuro servono idee e ambizione ma anche dedizione, cura e integrità morale. Servono impegno, entusiasmo, determinazione.
La Sardegna ha bisogno di tutte le nostre energie, di idee innovative e voglia di lavorare, di tutto l’aiuto piccolo o grande che ognuno vorrà e potrà dare.
Mandatario Elettorale e Committente Responsabile: Marco Meloni
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